Come passare a Ubuntu per chi è abituato ad usare Windows (2a Parte).

Come passare a Ubuntu per chi è abituato ad usare Windows (2a Parte).

Supporto hardware.

Attualmente la maggior parte dei fornitori hardware rilascia driver solamente per alcuni sistemi operativi Microsoft, mentre sono pochi quelli che rilasciano driver anche per GNU/Linux. Fortunatamente esistono gruppi di programmatori volontari che con ammirevole impegno rilasciano i cosiddetti driver open, grazie ai quali tantissimi dispositivi possono funzionare con Ubuntu, sebbene a volte con prestazioni inferiori rispetto ai corrispondenti driver per sistemi Microsoft.

Nel complesso abbiate presente che:
I dispositivi più popolari dei fornitori più noti sono attualmente ben supportati.UbuntuLaptopConceptBack
È possibile ottenere driver alternativi per il proprio hardware se supportato.
Ci sono soltanto alcuni tipi di dispositivi che non sono supportati.
I seguenti tipi di dispositivi sono fra quelli che hanno oggi maggiori problemi:
Modem di accesso telefonico interni (i modem esterni e a banda larga funzionano bene): http://linmodems.org/ z Scanner: http://www.buzzard.me.uk/jonathan/scanners-usb.html
Webcam: http://www.linux.com/howtos/Webcam-HOWTO/index.shtml
Schede Wireless LAN: http://ndiswrapper.sourceforge.net/
Hardware specifico di alcuni computer portatili (specialmente lettori di smart card e uscite S-Video): http://www.linux-laptop.net/

Se si riscontrano dei problemi, cosa fare?
1. Controllare se il dispositivo è nella lista di hardware supportato da Ubuntu.
2. Controllare se il fornitore del dispositivo fornisce un driver per GNU/Linux.
3. Cercare con Google la frase ” driver linux” per vedere se qualcuno sa come far funzionare il dispositivo.
4. Consultare la pagina ComeRicevereAiuto per scoprire come ricevere ulteriore aiuto.
5. Creare una richiesta di supporto per il prodotto.
6. Inviare un’email al fornitore per richiedere un driver per GNU/Linux.
7. Usare alternativamente i due sistemi, Windows e Ubuntu, se non si può fare altrimenti.
8. Scrivere voi stessi il driver.
9. Comprare hardware che supporti GNU/Linux.

Permessi e privilegi.

La maggior parte delle mansioni amministrative sul sistema operativo, come l’aggiunta degli utenti o l’installazione di software, richiede i privilegi di accesso del superutente (amministratore, a volte chiamato root). Ciò è perché se anche gli utenti normali avessero i permessi di fare queste cose, si potrebbe compromettere, danneggiare intenzionalmente o casualmente il sistema. Il superutente è un utente speciale che ha accesso illimitato al sistema. Saprete quando i privilegi del superuser sono richiesti perché Ubuntu chiederà la password dell’amministratore; per un esempio selezionare Sistema -> Amministrazione ->
Gestore pacchetti Synaptic e inserire la password.

In Ubuntu, ogni file è di proprietà di un determinato utente (il quale ne risulta il proprietario) che di solito coincide con l’utente che lo ha creato. Il proprietario di un file ha quindi il permesso di leggere il file, può eseguirlo (nel caso sia un programma), modificarlo o anche cancellarlo.

I permessi di accesso per un file sono divisi in tre tipi:
permessi per il proprietario del file,
permessi per i membri di un gruppo particolare,
permessi per tutti gli altri utenti.

Potete cambiare i permessi per un file cliccando con il tasto destro del mouse su di esso selezionando Proprietà e successivamente spostarsi nella scheda Permessi.

Per espellere un CD basta premere l’apposito pulsante sul dispositivo, come avviene con Windows.
Per rimuovere in tutta sicurezza una chiavetta USB, con Windows bisogna preventivamente utilizzare l’apposita opzione nella taskbar; con Ubuntu bisogna invece:
fare clic con il tasto destro del mouse sull’icona del dispositivo,
selezionare Smonta volume o Espelli, a seconda del tipo di dispositivo.
aspettare che scompaia l’icona del dispositivo.
rimuovere il dispositivo.

Leggi anche:  I bootloader in Linux.

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Sicurezza.

La maggior parte dei virus, adware, spyware e malware sono stati scritti e congegnati per colpire i sistemi Windows, per questo motivo su Ubuntu non hanno alcun effetto.In altre parole Ubuntu è un portatore sano. Ciononostante, la sicurezza nel mondo GNU/Linux è un aspetto molto curato. Ubuntu cerca di proteggere voi, e il vostro computer, offrendo alcune utili applicazioni di sicurezza.

L’antivirus non è ritenuto di vitale importanza su Ubuntu, se ne consiglia l’installazione solo se si condividono dati con sistemi Windows che potrebbero essere infettati.

Il firewall invece è integrato in Ubuntu e lo si può configurare tramite il programma IpTables.
Browser web come Firefox garantiscono un’elevata sicurezza durante la navigazione web.
Gli aggiornamenti di sicurezza vengono rilasciati frequentemente dal team di sviluppatori di Ubuntu e rilevati automaticamente dal sistema. L’unica azione richiesta all’utente è l’inserimento della password.

Il terminale.

Un terminale è solo un altro modo di usare il computer.

Anziché fare clic su delle icone e usare il mouse, è possibile scrivere dei comandi specifici ottenendo gli stessi risultati. Il terminale è visto come un modo più “esperto” di usare il computer, certamente richiede un certo impegno e una certa esperienza per venire sfruttato al meglio e tende a essere usato sempre meno su Windows (dove viene chiamato Prompt dei comandi). Tuttavia, il terminale di Ubuntu è molto potente e può essere usato per svolgere molte operazioni utili. Per avviarlo, scegliere Applicazioni -> Accessori -> Terminale.

Sebbene l’uso delle interfacce grafiche in GNU/Linux si sia fortemente evoluto negli ultimi anni ed ormai esistano procedure grafiche per fare quasi tutto, imparare a usare il terminale può rivelarsi molto utile anche per l’utente “medio”: spesso infatti, le guide di aiuto presentano comandi da eseguire nel terminale, in modo da essere indipendenti dal tipo di sistema grafico che si sta utilizzando, velocizzare le operazioni e mantenere brevi e più comprensibili tali guide. Per avere maggiori informazioni consultare le pagine AmministrazioneSistema/ComandiBase o RigaDiComando.

Maiuscole, minuscole e caratteri speciali.

I nomi dei file e dei comandi in Ubuntu sono case-sensitive. Ciò significa che per Ubuntu la parola Paolo è differente dalla parola paolo, così come da pAoLo. Questa scelta, dovuta principalmente a motivi storici, si rivela molto utile in alcune circostanze. Fate pertanto attenzione a questo nuovo particolare!

Inoltre alcuni caratteri sono considerati speciali nei nomi dei file, come ad esempio le parentesi quadre o graffe o anche il semplice spazio [ ] { }. Mentre nella sezione grafica potrete utilizzarli normalmente, nel terminale occorrerà inserire prima del carattere speciale il carattere \.

Esempio: Salvate un file con il nome il mio lavoro. Graficamente il file apparirà proprio come l’avete scritto: il mio lavoro, ma se vorrete richiamarlo da terminale dovrete usare la particolare nomenclatura sopra citata: il\ mio\ lavoro.

Lo stesso vale per file che presentano nel nome le parentesi o qualsiasi altro carattere speciale: il file [ATTENZIONE] – case-sensitivity diventa \[ATTENZIONE\]\ -\ case-sensitivity.

Leggi anche:  DOSEMU, L'emulatore DOS per Linux.

Trasferire file e impostazioni da Windows.

Una volta che siete pronti per passare ad Ubuntu, potrebbe risultare utile copiare tutti i vostri file personali e le impostazioni dei principali programmi da Windows al nuovo Sistema Operativo. Ci sono diversi modi per farlo che dipendo dal modo in cui avete effettuato il passaggio.

File audio e video.

audio-video

I lettori multimediali di Ubuntu sono in grado di leggere la maggior parte dei formati usati da Windows, incluso:
1.- DVD
2.- WMA file audio
3.- AAC file audio
4.- WMV video per QuickTime
5.- immagini RAW

Copiare i file su un disco rimovibile.
Ubuntu supporta la maggior parte dei tipi di CD, di DVD e di dispositivi di memoria rimovibili. Potrete infatti copiare i vostri file più importanti su un CD prima di installare Ubuntu, per copiarli successivamente su disco rigido con Ubuntu.

Controllate sempre i vostri file prima di installare Ubuntu. Installare un sistema operativo aggiuntivo è sempre un’operazione delicata, meglio avere un backup dei file a cui teniamo di più.

Accedere ai file di Windows da Ubuntu.

Se avete installato Ubuntu accanto a una installazione di Windows preesistente, sarà possibile con Ubuntu accedere a tutti i file scritti in Windows.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina Rendere le partizioni di Windows disponibili da Ubuntu. Per abilitare anche la scrittura, consultare anche la pagina DriverNtfs.

Accedere a Windows tramite rete.

Ubuntu può connettersi in rete con altri computer Windows per condividere file e cartelle. Se avete installato Ubuntu su un computer all’interno di una rete casalinga, accertarsi che sia stata configurata, andate su Risorse -> Server di Rete. Per avere maggiori informazioni, consultare la relativa guida.

Rendere Ubuntu più gradevole di Windows.

Ubuntu ha un proprio stile grafico e un proprio modo di lavorare, concepiti per rendere l’esperienza utente il più piacevole e produttiva possibile. Alcuni utenti non sanno però rinunciare all’aspetto grafico di Windows, pertanto riportiamo di seguito alcuni consigli per rendere Ubuntu graficamente più simile a Windows.

Specifiche Ubuntu.

Queste istruzioni si applicano specificamente a Ubuntu (che usa l’ambiente grafico GNOME) e non sono valide per Kubuntu (che usa KDE) o per Xubuntu (che usa Xfce).

Impostazioni taskbar.

taskbar

Ubuntu presenta due pannelli sullo schermo, in alto e in basso; giocandoci un po’ potete configurarli in modo che assomiglino alla taskbar di Windows.
1. Cliccare sul pannello inferiore e spostarlo verso la parte destra o sinistra dello schermo.
2. Cliccare sul pannello superiore e spostarlo verso la parte inferiore dello schermo. (Questo è considerato il pannello principale).
3. Spostare l’altro (quello non-principale) dove volete, o se non vi serve cancellatelo (click con il tasto destro del mouse, scegliere la voce Elimina questo pannello…).
4. I vari programmi di utilità che si trovano sul pannello sono denominati applet e possono essere aggiunti cliccando con il tasto destro del mouse in una zona vuota del pannello e scegliendo la voce Aggiungi al pannello. Compariranno parecchie opzioni interessanti:
{ Elenco delle finestre (una barra che contiene i tasti per ciascuna finestra aperta, minimizzati o non);
{ Menù principale (che è come il sistema del menu di default, ma combina le voci Applicazioni, Risorse, Sistema in un unico tasto);
{ Area di notifica (che è il vassoio del sistema, chiamata anche systray);
{ e naturalmente il classico Orologio.

Leggi anche:  Con LMMS (Linux MultiMedia Studio) è possibile comporre brani musicali senza acquistare software costoso.

Per creare un Icona di avvio in modo rapido, potete trascinare semplicemente le applicazioni dal menu Applicazioni sul pannello.
Modificare, invece, le impostazioni delle applet (così come per il loro spostamento) è semplicissimo, basta cliccare con il tasto del mouse sull’applet e scegliere l’opzione che preferite (per spostare l’applet, deselezionare l’opzione Blocca sul pannello). Naturalmente potete adattare i pannelli nel modo che più gradite. Sul pannello desktop inferiore ci sono 4 piccoli quadrati, denominati Selettori dell’area di lavoro.

Ciò è qualcosa di nuovo per gli utenti di Windows, una particolarità molto pratica; ogni quadrato aprirà un Desktop differente privo di finestre. Questa funzione lascia controllare parecchi Desktop (o aree di lavoro) in modo semplice e veloce. Per esempio è possibile aprire delle finestre di un programma grafico su un Desktop e altre finestre relative ad un programma per l’ufficio su un altro Desktop. Potrete lavorare ad ogni Desktop senza preoccuparvi delle applicazioni del Desktop precedente. In questo modo potrete raggruppare alcune applicazioni, avere sempre un desktop pulito e lavorare a più progetti contemporaneamente!

Desktop.
Il Desktop di Ubuntu è vuoto di default; se desiderate riempirlo potrete aggiungere delle icone trascinando le applicazioni sul desktop (a volte sarà necessario creare collegamenti).

Per avere icone Desktop simili a quelle dell’ambiente Windows, seguire questa procedura: ‘
1. Fare clic su Risorse sul pannello e trascinare l’icona Computer in uno spazio vuoto della scrivania. Ciò è equivalente al Risorse del computer di Windows e può essere usata per accedere ai dispositivi collegati alla macchina (come Hard-disk e penne USB).
2. Potete anche trascinare l’icona Home sul Desktop, equivalente alla cartella Documenti su Windows.
3. Per visualizzare l’icona del Cestino (già presente nel pannello) aprire l’ Editor della configurazione che è in Applicazioni -> Strumenti di sistema (se non c’è si può avviarlo da terminale con il comando gconf-editor). Nell’editor della configurazione recarsi in apps -> nautilus -> desktop e selezionare l’opzione trash_icon_visible, l’icona del Cestino apparirà direttamente sulla scrivania.

Menù start.
Il marchio di Ubuntu sul pannello superiore è simile al pulsante di avvio nell’ambiente Windows.

Windows ha un unico pulsante da cui scegliere tutte le opzioni, Ubuntu ha tre categorie differenti, denominate Applicazioni, Risorse, Sistema:
il menù Applicazioni contiene una lista categorizzata delle applicazioni attualmente installate,
in Risorse si trovano i collegamenti ai File recenti e alle risorse del computer in generale, in Sistema tutte le Preferenze, l’aiuto e le varie opzioni.

Se preferiste usare qualcosa più simile al menù Start di Windows, installare il pacchetto gnome-principale-menu (disponibile in Ubuntu Edgy Eft 6.10), aggiungere il menù principale di GNOME cliccando con il tasto destro del mouse sul pannello superiore, selezionare Aggiungere al pannello… e scegliere Menù principale (quello con l’icona del computer).

Classic-start-menu

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